"Ascolta le voci che ti stiamo portando, ascolta le parole che risuonano in te. E non aver paura di comprendere ciò che non è dato capire a tutti. Per questo è ancora presto, e quando lo capiranno sarà già troppo tardi. Affrettati ad unirti a noi e prendi quali compagni di viaggio solamente gli ingordi, dal momento che si tratta di un’ingordigia non materiale ma spirituale. E quest’ingordigia non verrà mai soddisfatta finché l’Anima sarà ancora in Viaggio. Affrettatevi a ritrovarvi l’un l’altro, o ingordi del cibo spirituale. Ponetevi al di sopra della confusione del mondo, innalzate il vostro Spirito al di sopra della quotidianità. Distogliete i vostri pensieri dai beni materiali. Liberate la vostra Anima e fate così sempre. Che l’ignoranza di coloro che sono addormentati non vi sia di ostacolo. L’unico vero ostacolo sono i vostri dubbi. Ardete di fede e infiammate i cuori di coloro che avranno fiducia in voi. Siamo in pochi e per ancora molto tempo non saremo in molti. Ma abbiamo la forza; ciò è chiaro a tutti, ma non tutti lo accettano. Tuttavia non ci serve essere al centro dell’attenzione. Il nostro lavoro sarà compiuto passo per passo e non con belle parole, ma nel nome del trionfo della Luce della Verità. Verrà il giorno in cui tutte le cose saranno al loro posto ed ognuno riceverà ciò che gli spetta. E non starà a noi giudicare quale sarà il metro di misura. Ma saremo noi a creare questo Giorno, facendo arrivare il Giudizio di Dio. E non temeremo quel Giorno poiché sarà il trionfo dell’Amore. E che tutto poi avvenga secondo i disegni di Dio. Le Anime degli uomini sono malate, sono affette dalla lebbra della miscredenza, dall’ulcera dell’amor proprio. Gli uomini hanno dimenticato perché si trovano Qui e sono confusi rincorrendo i piaceri. Ma l’Anima, come in una prigione, si dimena, soffre e si spegne. Già molti morti vagano sulla Terra. Abbiate timore di guardare i loro occhi, poiché in essi troverete l’abisso del nulla. E non potrete farvi sentire da loro poiché essi non esistono più. Per voi è doloroso accettarlo, ma questo non dipende da voi e non siete voi a dover rispondere del nulla che essi hanno dentro. Non temiate di restare in pochi. La terra si ripulisce e getta via ciò che ha compiuto il suo tempo. Essa ora è in lutto, poiché la sua Anima è malata, E I FIGLI NON ODONO I LAMENTI DELLA MADRE. E non tentano di aiutarLa, ma pensano solo a se stessi, come se noi tutti non fossimo stati generati da Lei. E quando lo capiremo, allora cambieremo e ci trasformeremo. E si trasformerà anche la nostra Terra e ci darà ancora tempo per guarire. Figli miei, agite secondo i disegni di Dio e tutti
riceverete il bene. Ed infinita sarà la
grazia che il Signore Nostro ci riserverà!
Così sia – Amen!" (06.04.1995, V.Polyakov, L'evoluzione della coscienza)
"Quanta bellezza e gioia sono rinchiuse nella vita, che ha come scopo la collaborazione con le Forze della Luce per il bene comune! E tale gioia consiste prima di tutto nella liberazione dalle piccolezze della vita; questa liberazione arriva inevitabilmente se nella nostra coscienza si è insediato il costante ricordo dell’Ideale eletto, e se nel nostro cuore arde la fiamma della fedeltà e della riconoscenza verso Colui che ci chiama. I veri discepoli non solo si liberano da questo peso, ma imparano ad amare tutti gli ostacoli che si parano loro davanti durante il cammino e tutte le sofferenze che sono loro destinate poiché, in verità, essi sono i nostri maestri e, come tali, ci iniziano agli altri misteri della scoperta del fiore dello spirito. Coloro i quali affermano che si può raggiungere una crescita spirituale senza passare attraverso le sofferenze dicono una tremenda bugia. Al contrario, proprio queste sofferenze si tramutano in gioia, in una nuova elevazione spirituale, infiammata dal fuoco ardente del vero amore. E’ semplice e leggero il cammino del cuore e della fedeltà, il quale trasforma tutte le spine in un giardino fiorito, ma tutte le altre strade sono difficili, tortuose e dolorosamente lunghe. Poiché il Richiamo del Grande Maestro è il Richiamo dell’Amore. Scelto questo cammino, fate molta attenzione a non allontanarvi da esso, infatti non otterrete null’altro che distruzione. Ci sono persone che, a causa del loro desiderio di accaparrarsi quanto più possibile, si affannano a cambiare vari ideali, a cercare vari Insegnamenti. E questo rincorrere le novità fa nascere in loro una sorta di malattia, una sorta di ubriacatura spirituale o religiosa. Essi hanno bisogno di ascoltare qualcosa di diverso al fine di provare un’effimera eccitazione nervosa, ma non appena questa sensazione scompare essi sono pronti per una nuova esperienza. Ciò è a suo modo una sorta di stordimento intellettuale e tutti i loro raggiungimenti si esauriscono con esso. Questo tendere ad un Unico Cammino è particolarmente necessario ai livelli iniziali. Poiché solo ponendo delle solide fondamenta noi possiamo aggiungere alle nostre costruzioni quegli ornamenti che possiamo trovare anche in altri Insegnamenti. Allo stesso modo non bisogna pensare che la nostra impresa
debba consistere in qualcosa di inusuale o che debba compiersi in condizioni
particolari, e non nel luogo in cui ci ha posto il destino. In verità, la grande impresa consiste nel
portare gli Insegnamenti nella vita di tutti i giorni, nel dare gioia e illuminazione
a coloro che ci circondano. Quindi
tempreremo il nostro spirito nell’instancabile lavoro di autoperfezionamento,
per influire positivamente su coloro che ci circondano, e nella gioiosa
prontezza con la quale faremo uso delle nostre forze dovunque ve ne sarà la
possibilità". (07.03.1935, E.Rerikh, AGNI YOGA) |
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